Cordiali Amici di questo speciale Forum, pongo alla vostra attenzione questo interessante articolo di aggiornamento sull' ICTUS....purtroppo di casi in aumento dovuti a fibrillazione atriale e addirittura 3 casi su 4 sarebbero evitabili.
Ictus: 40.000 causati da fibrillazione atriale, 3 su 4 evitabili
Nel nostro Paese si verificano oltre 200.000 casi di ictus ogni anno e ben 930.000 persone ne portano le conseguenze invalidanti per tutta la vita. La fibrillazione atriale, l'anomalia del ritmo cardiaco più comune al mondo, è causa di circa 40.000 ictus l'anno in Italia, ma con una diagnosi precoce ed una cura appropriata si potrebbero evitare ben 3 casi su 4.
E' quindi sempre più necessaria un'azione comune per prevenire l'ictus e proprio questa emergenza è stata al centro dell'incontro, svolto a Bruxelles, tra parlamentari europei ed associazioni di pazienti e medici, con A.L.I.Ce. Italia Onlus (Associazione per la lotta all'ictus cerebrale).
"L'ictus è una emergenza sempre più crescente sul nostro sistema sanitario ma soprattutto ha delle conseguenze devastanti non solo sulle persone che ne sono colpite, ma anche sui loro familiari - dichiara Paolo Binelli, presidente A.L.I.Ce. Italia Onlus. La fibrillazione atriale non viene sempre riconosciuta come fattore di rischio per l'ictus, anche se ne aumenta il rischio del 500%. Inoltre - conclude Binelli - gli ictus ischemici correlati a questa anomalia causano una disabilità peggiore rispetto agli altri, ma la gran parte di essi potrebbe essere evitato grazie ad una corretta diagnosi precoce e all'accesso a trattamenti appropriati".
L'ictus è responsabile ogni anno di più morti di quelli causati da Aids, tubercolosi e malaria messi insieme. In Italia, e in tutto il mondo occidentale, è causa del 10-12% di tutti i decessi per anno, rappresentando la prima causa d'invalidità e la seconda causa di demenza con perdita dell'autosufficienza.
A.L.I.Ce. Italia-Onlus è una federazione di 20 associazioni regionali di volontariato che ha tra i propri obiettivi statutari diffondere l'informazione sulla curabilità della malattia; facilitare un tempestivo riconoscimento dei primi sintomi; sollecitare l'istituzione di centri specializzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura e la riabilitazione delle persone colpite da ictus.
art. tratto dalla rivista medico scientifica
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